Trovare la migliore squadra del 2018 è un compito complesso. Facile sarebbe scegliere la Juventus, per trofei vinti e supremazia totale in un campionato dove i giochi per lo scudetto sembrano essere già conclusi. É invece più intraprendente nominare squadre come Parma, Atalanta o Sampdoria. Lasciando ad altri luoghi il quesito su quale sia la formazione numero uno per l’anno da poco concluso, l’entrata in vigore del 2019 porta con sé un’analisi ben precisa: chi sarà la compagine su cui puntare per il girone di ritorno?
Andando a dare un’occhiata veloce alla classifica, salterebbe all’occhio la Sampdoria, unica “intrusa” tra le prime sette big del nostro calcio. Addentrandoci, però, in un analisi più completa, si possono facilmente confermare le prime impressioni. La squadra di Genova merita di stare nella posizione in griglia dove realmente si trova. La qualificazione all’Euoropa League è un obiettivo non impossibile per i blucerchiati.
29 i punti conquistati in 19 partite giocate. La Samp è protagonista di un cammino migliorabile, ma comunque straordinario se si pensa che ad inizio stagione non la si annoverava nel gruppo delle squadre pronte a stupire. 8 le vittorie messe a referto, esattamente come Roma e Milan e una in meno della Lazio, attualmente quarta. 5 pareggi e 6 sconfitte sono, invece, le due voci da migliorare rispetto a chi precede i blucerchiati. I tre punti di distacco dal quarto posto lasciano spazio a sogni di gloria addirittura riconducibili ad un posto Champions. Rimanendo con i piedi per terra, però, la squadra di Giampaolo ha molte compagini che premono dalle retrovie. Dal Parma dodicesimo, infatti, la distanza è di soli 3 punti. Allora perché proprio il club di Ferrero? Perché non l’Atalanta, il Torino o la Fiorentina? Andando a confrontare gli organici a disposizione dei tre allenatori, la differenza è relativa. I viola sembrano un passo avanti, ma l’esperienza atalantina potrebbe anche fare la differenza. Per la Samp parla il gioco, anzi Giampaolo.
L’allenatore blucerchiato meriterebbe una grande panchina da tempo. Fu vicino alla Juve e sogna l’Inter, ma dove si siede porta sogni. L’ordine e il rigore tattico della sua Samp provocano invidia a chiunque. La mentalità plasmata dal mister ai suoi ragazzi non è solo apparente. Dalle parti di Marassi non si molla mai, a dimostrazione di come la squadra sia affamata di vittorie e piazzamenti degni di nota. L’ultima partita contro la Juve, frenata dal Var, aveva portato ad un pareggio che sarebbe stato incredibile. La rimonta contro la Lazio all’Olimpico è un altro esempio. Il 2019 sarà l’anno giusto? Probabile, ma per puntare tutto sulla squadra egregiamente allenata da Giampaolo serve una maggiore continuità di risultati. É qui che l’allenatore deve lavorare ancora di più: stabilizzare la squadra costantemente sulla frequenza giusta. Nonostante qualche calo, però, il 7° posto è a Genova. Quel punto di distacco dalla Roma riassume tutto: uno sforzo e sarà sogno raggiunto, ipotesi possibile. Scommettere su Quagliarella e compagni comporta quel sano rischio che permette di alzare la posta in palio.